Le acque reflue o acque di scarico sono acque che arrivano in condutture ed impianti fognari la cui qualità è risultata alterata dopo l’uso da parte dell’uomo in varie attività, rendendole perciò contaminate da sostanze organiche ed inorganiche e pericolose per l’ambiente e la salute. Queste acque perciò non possono essere reintrodotte nell’ambiente senza alterare l’ecosistema, perciò vanno trattate. Le acque reflue si dividono in vari tipi in base all’origine: acque reflue industriali, acque reflue urbane, acque reflue domestiche ed acque reflue industriali assimilabili alle domestiche; di questi ultimi due tipi si parlerà più diffusamente.
Acque reflue domestiche
Sono quelle acque provenienti dalle abitazioni e dagli insediamenti e servizi di tipo residenziale (abitazioni, scuole, alberghi, impianti sportivi e ricreativi, uffici pubblici e privati e così via), dove le acque vengono contaminate dalle attività domestiche (per esempio, il lavaggio di superfici o indumenti con detersivi) o dalle deiezioni umane che contengono urea, lipidi, cellulosa, sostanze proteiche, zuccherine e talvolta microrganismi come i coliformi.
Solitamente questo tipo di acque sono immesse e raccolte nella rete fognaria senza pretrattamenti specifici. In questo tipo di acque sono assimilate anche le acque reflue industriali assimilabili a quelle domestiche ossia le acque reflue provenienti da esercizi commerciali (bar, negozi al dettaglio) o che presentano requisiti da un punto di vista qualitativo e quantitativo tali da essere assimilati alle acque reflue domestiche.
Questi tipi di acque vengono convogliati negli scarichi delle reti fognarie, che necessitano periodicamente di manutenzione e controlli, siano esse reti private, pubbliche o reti condominiali.
Impianti fognari: l’importanza della manutenzione per evitare otturazioni
La rete fognaria, sia essa piccola come la rete condominiale, sia essa grande come quella urbana, necessita di una manutenzione periodica per evitare inconvenienti e soprattutto danni: ad esempio, se c’è un ostruzione in uno dei raccordi, può esserci la fuoriuscita di acque reflue, che saranno composte da scarichi fognari, acque di risulta e acque nere, che danneggiano l’ambiente circostante: oltre all’odore sgradevole, si diffondono nell’aria pericolose cariche batteriche che rendono l’ambiente meno salubre.
Inoltre se c’è un otturazione, l’impianto rischia di rompersi poiché per compensare l’otturazione, l’impianto tende a creare sovraccarichi aumentando la pressione in altri punti per compensare, con il rischio di creare danni più gravi e costosi, poiché se si creano lesioni nelle fognature è l’intera rete a subirne le conseguenze.
Per questo motivo, occorre intervenire tempestivamente nel caso in cui ci sia un danno, per evitare situazioni peggiori; ma la soluzione migliore resta quella di effettuare periodicamente pulizia e disostruzione delle reti fognarie,intervenendo con auto espurghi di grandi o piccoli dimensioni, che in modo mirato saranno in grado di disintasare tubazioni e collettori di qualsiasi dimensione e con decompressori per vuoto che serviranno ad asportare materiale di qualsiasi genere ( come ad esempio liquami creati da un uso eccessivo di detersivi liquidi o residui sabbiosi, radici e foglie che hanno scatenato l’otturazione).
Manutenzione ed interventi su condutture ed impianti fognari : a chi rivolgersi
Le ditte che si occupano di questo tipo di manutenzione, devono essere professionisti nel settore e possedere i seguenti tipi di certificazione, ossia:
ISO 9001 – Certificazione del Sistema di Gestione per la Qualità.
ISO 14001 – Norma internazionale ad adesione volontaria, che specifica i requisiti di un sistema di gestione ambientale, che devono essere idonei alla natura, alle dimensioni e agli impatti ambientali delle sue attività e dei suoi prodotti e servizi.
OHSAS 18001 – Una certificazione riguardante il Sistema di gestione della Salute e Sicurezza sul Lavoro.
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