Non tutti i rifiuti sono uguali e per questo motivo i rifiuti speciali ed urbani devono essere gestiti in modo diverso affinché non ci sia rischio né per l’uomo né per l’ambiente. La corretta gestione integrata dei rifiuti permette di effettuare una raccolta differenziata efficace, individuando chiaramente cosa sia un rifiuto e come deve essere classificato.
Rifiuti speciali ed urbani : la normativa
La classificazione dei rifiuti in Italia, segue il decreto recante norme in tema ambientale D.lgs 3 aprile 2006 n.152. Tale decreto è suddiviso in cinque parti, e nella parte quarta si parla di “Norme in materia di gestione dei rifiuti e di bonifica dei siti inquinati”; significa cioè che in questa sezione si spiega non solo come gestire i rifiuti ma anche come classificarli, poiché indipendentemente dall’origine, in molti casi possono essere riciclabili del tutto o in parte.
Nello specifico, l’articolo 184 di questa quarta parte dice “Ai fini dell’attuazione della parte quarta del presente decreto i rifiuti sono classificati, secondo l’origine, in rifiuti urbani e rifiuti speciali e, secondo le caratteristiche di pericolosità, in rifiuti pericolosi e rifiuti non pericolosi.”
Rifiuti Urbani (RSU)
Rientrano in questo tipo di rifiuti:
- i rifiuti domestici, provenienti da locali e luoghi adibiti a civile abitazione, inclusi gli ingombranti (che saranno smaltiti con regolamenti indicati dal comune di residenza). Rientrano in questi rifiuti il vetro, la carta, la plastica e tutto quello prodotto dai privati cittadini che confluisce nella raccolta differenziata.
Su questi tipi di rifiuti è possibile rintracciare etichette che ci aiutino a smaltirli nel modo corretto.
- Rifiuti urbani per assimilazione, ossia rifiuti non pericolosi provenienti da locali e luoghi adibiti ad usi non abitativi.
- Rifiuti provenienti dall’opera degli spazzini per le strade.
- Rifiuti giacenti sulle aree pubbliche di qualsiasi natura e provenienza (strade, spiagge, rive dei corsi d’acqua, ecc)
- Rifiuti vegetali prodotti da parchi, giardini e cimiteri;
- Rifiuti nei cimiteri provenienti da estrazione della salma, sia dal loculo (estumulazione) sia dalla sepoltura in terra (esumazione)
Rifiuti Urbani Pericolosi (RUP)
Sono rifiuti prodotti dai civili, ma posseggono elevate concentrazioni di sostanze pericolose, tali da dover avere una gestione diversa dagli altri rifiuti urbani. Sono rifiuti di questo tipo le pile esauste e i medicinali scaduti, che hanno punti di raccolta specifici come negozi di elettronica per i primi e farmacie per i secondi.
Rifiuti Speciali
I rifiuti speciali riguardano fra gli altri le attività di demolizione e costruzione, attività artigianali e industriali,macchinari non funzionanti, attività commerciali, combustibile derivato dai rifiuti (CDR) e veicoli a motore. Pertanto occorre conoscerli per poterli smaltire in modo idoneo.
Rifiuti Speciali Pericolosi
Questi rifiuti contengono contengono al loro interno elevate concentrazioni di sostanze tossiche; per questo sono regolamentati non solo dal D.lgs 3 aprile 2006 n.152, ma anche dalla decisione 2000/532/CE. Per essere facilmente riconoscibili presentano delle sigle recanti la lettera H, un numero ed una breve descrizione e possono essere trattati solo da aziende private dotate di specifici certificati e autorizzazioni.
Perciò i rifiuti se correttamente gestiti possono non creare danno all’ambiente e all’uomo ed essere riciclati in modo virtuoso.
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