Derattizzazione: quando e come intervenire

L’infestazione da roditori nelle nostre case può essere un problema fastidioso e molto più pericoloso rispetto all’infestazione delle zanzare ; ecco perché occorre intervenire tempestivamente con delle opere di derattizzazione.

Cos’è la derattizzazione

E’l’opera di eliminazione di roditori infestanti (ratti e topi) che sono veicoli di gravi malattie per uomini e animali domestici e fonte di pericolo a causa del rosicchiamento sui cavi: molti corti circuiti, fughe di gas e danni collegati ad esplosioni o incendi sono causate dalle attività roditorie dei topi che sono anche degli indicatori ecologici circa il grado o degrado igienico di uno o più ambienti.

La presenza di topi o ratti è una fonte pericolosa di malattie come : salmonella, peste, leptospirosi, tifo murino e colera, che trasmettono con le feci, le urine e gli alimenti che rosicchiano.

Per questo la derattizzazione è un intervento di salvaguardia della salute e dell’ambiente, che deve essere effettuata tramite interventi con costante monitoraggio, poiché intervenire sporadicamente non risolve il problema; inoltre la derattizzazione dev’ essere eseguita da personale specializzato, in grado di tutelare non solo la salute di chi abita in quella zona o appartamento ma anche di proteggere accuratamente gli ambienti, e che sappiano riconoscere i diversi tipi di roditore, creando così un piano efficace per quella specie.

I roditori infestanti da derattizzare possono essere suddivisi in quattro tipi:

-il topo campagnolo, detto anche arvicola (famiglia Microtus)

-il topo di campagna o domestico (Mus Musculus)

– il ratto grigio, noto anche come ratto marrone, ratto norvegese, ratto delle fogne, ratto delle chiaviche, surmolotto o pantegana (Rattus Norvegicus)

-il ratto nero o ratto comune (Rattus Rattus).

Gli ultimi due tipi sono particolarmente infestanti, perciò saranno più difficili da eliminare dei primi due tipi.

Come si verifica la presenza di ratti e topi

Occorre innanzitutto accertarsi che si è infestati, partendo dagli escrementi (i ratti ne rilasciano una quarantina al giorno, i topi un ottantina al giorno), che saranno, col passare dei giorni, sempre più frequenti sui percorsi effettuati dai ratti o dai topi. Già dal tipo di escremento si capisce la specie che ha infestato l’abitazione. Se si ha anche un forte odore di urina, conviene intervenire immediatamente, poiché l’infestazione è in fase avanzata e si possono trovare segni di rosicchiamento su cavi elettrici, tubature e pareti.

Come effettuare la derattizzazione

In Italia le normative di riferimento da seguire sulla derattizzazione sono la Legge Regia numero 82 del 1924, implementata con le più recenti leggi  n 82 del 1994, “Per la disciplina delle attività di pulizia, di disinfezione, di disinfestazione, di derattizzazione e di sanificazione” e per il Decreto Ministeriale n 274 del Luglio 1997. Queste leggi mirano a far comprendere cosa sia la derattizzazione, quali scopi avesse, l’importanza di realizzarla tempestivamente e le modalità per effettuarla.

Per effettuare una derattizzazione corretta, si ricercano i punti di annidamento per capire come si spostano, tracce come escrementi, urina, impronte ed eventuali rosicchiamenti ; infine si pianificheranno delle planimetrie per iniziare la lotta. I topi infatti si stabiliscono in zone dove è poco presente l’uomo, perciò monitorare le zone di annidamento e le tane e le zone limitrofe è fondamentale per evitare successive infestazioni.

Ciò permetterà alla derattizzazione di essere pianificata strategicamente e di bonificare l’ambiente con il minor impatto ambientale possibile. I metodi di derattizzazione sono diversi in base alle specie ma nei casi più gravi possono essere usate anche più tecniche in contemporanea: ad esempio il repellente per i topi non è efficace per i ratti, mentre il veleno per i topi uccide con violenti emorragie i topi di campagna. Sono efficaci le trappole per la cattura multipla dei topi, poiché non disperdono le carcasse degli animali nell’ambiente.

Per questo occorre un monitoraggio continuo e periodico per scongiurare il rischio di infestazioni.

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