PFU Pneumatici Fuori Uso: come si riciclano

Il copertone, detto anche gomma o pneumatico, è un elemento che si monta sulle ruote dei veicoli (moto, auto, bici,e così via), il cui scopo è permettere l’aderenza del veicolo su strada sia da fermo sia in movimento.

Incide perciò sul peso del veicolo e la sua usura dipende sia dal peso del veicolo sia dal tipo di fondo stradale su cui circola.

I cosiddetti PFU (pneumatici fuori uso) sono un rifiuto molto presente nel nostro paese: basti pensare che in Italia si producono ogni anno dalle 380.000 alle 400 000 tonnellate di pneumatici da smaltire, ossia pneumatici degradati e consumati a tal punto da non poter essere più utilizzati.

La gestione dei pneumatici è un problema complesso, poiché sono scarsamente biodegradabili in mare e in natura e bruciano molto facilmente, liberando pericolose diossine.

I copertoni abbandonati, fra l’altro, se al loro interno ristagna dell’acqua diventano perfetti focolai per le larve di zanzara; perciò se abbandonati, dovranno essere oggetto di disinfestazione per le zanzare.

I pneumatici abbandonati sono, a sorpresa uno dei rifiuti più abbandonati sulle coste italiane: secondo quanto riportato dal quotidiano “La Stampa” fra il 2013 ed il 2018 ne sono stati recuperati 8500 fra Messina, Trani, Gaeta, Marina di Ravenna, Porto Torres e Porto Venere. Questo dipende dalla cattiva abitudine di utilizzare erroneamente i copertoni come parabordi su barche e moli e gettati poi criminalmente in mare quando sono troppo usurati.

Il riciclaggio dei pneumatici è stato regolamentato in Italia dal D.M. num 82 dell’11 aprile 2011, che attribuisce a chi importa e a chi produce pneumatici la responsabilità di raccogliere gli pneumatici usati, denominati PFU, cioè “Pneumatici Fuori Uso”.

Come nel resto d’Europa, i produttori e gli importatori di pneumatici s’impegnano a recuperare la quantità di pneumatici equivalente a quella che hanno immesso sul mercato l’anno precedente, attraverso un contributo ambientale, riportato sulla fattura o sullo scontrino fiscale del cliente finale.

Quest’importo non è uguale per tutti, ma cambia in base alla dimensione e al tipo di pneumatico.

Pneumatici abbandonati: il progetto PFU ZERO

Cosa si può fare perciò quando si individuano dei copertoni abbandonati?

Semplicemente segnalarli: nelle zone in cui ci sono PFU abbandonati, dai capannoni industriali alle aree dismesse fino alle coste, si possono indicare su una piattaforma web, con tanto di mappa interattiva e dettagli sugli interventi già effettuati: è il progetto PFU ZERO , del consorzio Ecotyre che gestisce a livello nazionale i pneumatici fuori uso, con tanto di mappatura di depositi abbandonati di PFU, consultabile a questo link.

E’ fondamentale recuperare correttamente i PFU, poiché è un rifiuto che può essere riciclato al 100% se smaltito correttamente.

Pneumatici da riciclare: cosa diventano?

I PFU possono essere recuperati e riutilizzati in moltissimi modi diversi, alcuni anche sorprendenti.

Lo pneumatico è frantumato e il polverino di gomma che si ottiene può essere usato per:

  • Asfalti modificati, ossia il polverino di gomma è aggiunto all’asfalto per creare pavimentazioni più silenziose, che aderiscono meglio in frenata e che abbia un elevata durabilità.
  • Superfici sportive, se il polverino è usato come materiale da intaso per piste di atletica, campi in erba artificiale, superfici equestri e pavimentazioni anti trauma.
  • Materiali per l’isolamento acustico, se la gomma si riduce in granuli si può utilizzare per produrre tappetini anti-calpestio, pannelli insonorizzanti, materiali anti-vibranti, membrane impermeabilizzanti e materiali antisismici e anti-infortunistici, grazie alla elasticità della gomma.
  • Opere di ingegneria civile, usando i granuli dei pneumatici al posto di alti materiali per realizzare ponti, gallerie, bacini di ritenzione delle acque piovane al posto di altri materiali sfruttandone le caratteristiche come le proprietà immarcescibili, anti vibranti ed il basso peso specifico.
  • Arredo urbano, sia mescolando la gomma del PFU ridotta in granuli alle resine poliuretaniche o ai polimeri termoplastici per avere i materiali di cordoli, spartitraffico, rallentatori e delimitatori di corsie, sia usando il PFU così com’è per rivestire rotatorie, fioriere ed aiuole spartitraffico.
  • Materiale per pacciamatura di giardini, soluzione molto usata all’estero.
  • Riuso in mescola, ossia i polverini di gomma sono riciclati nelle mescole per produrre articoli tecnici e in piccola parte anche nella produzione di nuovi pneumatici.
  • De-vulcanizzazione o rigenerazione, nel caso in cui granuli e polverini subiscono un processo di de vulcanizzazione per creare un prodotto finale idoneo al riuso di nuove mescole di gomma. In questo caso, il polverino è aggiunto in percentuale molto più elevata rispetto al riuso, e viene così inglobato nella creazione del nuovo pneumatico.

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