Elenco e classificazione delle tipologie di Rifiuti Speciali Pericolosi

I Rifiuti Speciali sono tutti quei materiali di scarto prodotti da attività aziendale e regolamentati dal decreto legislativo D.Lgs 152/06, articolo 184, c. 3. A differenza dei Rifiuti Urbani, che vengono smaltiti dall’amministrazione pubblica, questa tipologia di scarti richiede un intervento particolare. È proprio per questo motivo che aziende private, come la nostra, si occupano del trattamento e dello smaltimento di tali materie in quanto in possesso di specifici certificati e autorizzazioni per farlo. In particolare, però, oggi vogliamo parlarti dei Rifiuti Speciali Pericolosi, il cui elenco è molto vasto e particolareggiato.

Requisiti di Pericolosità | Caratteristiche dei Rifiuti Speciali Pericolosi

Perché un rifiuto è indicato come ‘pericoloso’?

La domanda sorge spontanea: nella classificazione dei rifiuti, perché un materiale di scarto è etichettato come pericoloso? Quali sono i criteri che portano a questa definizione? I Rifiuti Speciali possono essere classificati come Pericolosi se al loro interno contengono elevate concentrazioni di sostanze tossiche per la salute umana e inquinanti per l’ambiente. Ecco il motivo per cui tali scarti devono essere smaltiti con procedure particolari, al fine di renderli innocui per l’uomo e per l’ambiente circostante. I Rifiuti Speciali Pericolosi derivano da:

  • raffinazione del petrolio;
  • processi chimici;
  • industria fotografica;
  • industria metallurgica;
  • oli esauriti;
  • solventi;
  • produzione conciaria e tessile;
  • impianti di trattamento dei rifiuti;
  • ricerca medica e veterinaria.

Caratteristiche dei Rifiuti Speciali Pericolosi

Ai sensi della decisione 2000/532/CE e del D. Lgs 152/06 sono Rifiuti Speciali Pericolosi quelli che presentano le seguenti caratteristiche:

  • H1 Esplosivo: sostanze che possono esplodere per effetto di una fiamma o che sono sensibili agli urti e agli attriti più del dinitrobenzene.
  • H2 Comburente: sostanze che a contatto con altre sostanze, soprattutto se infiammabili, presentano una forte reazione esotermica.
  • H3-A Facilmente infiammabile: sostanze liquide il cui punto di infiammabilità è inferiore a 21°C o che a contatto con l’aria, a temperatura ambiente e senza apporto di energia, possono riscaldarsi e infiammarsi; materiali solidi che possono facilmente infiammarsi per la rapida azione di una sorgente di accensione e che continuano a bruciare o a consumarsi anche dopo l’allontanamento della sorgente di accensione; sostanze gassose che si infiammano a contatto con l’aria a pressione normale, o che a contatto con l’acqua o l’aria umida sprigionano gas facilmente infiammabili in quantità pericolose.
  • H3-B Infiammabile: sostanze liquide il cui punto di infiammabilità è pari o superiore a 21°C e inferiore o pari a 55°C.
  • H4 Irritante: sostanze non corrosive il cui contatto con la pelle o le mucose può provocare una reazione infiammatoria.
  • H5 Nocivo: sostanze che per inalazione, ingestione o penetrazione cutanea possono comportare lievi rischi per la salute.
  • H6 Tossico: sostanze che per inalazione, ingestione o penetrazione cutanea possono comportare gravi rischi per la salute o, addirittura, la morte.
  • H7 Cancerogeno: sostanze che per inalazione, ingestione o penetrazione cutanea possono portare ad ammalarsi di cancro.
  • H8 Corrosivo: sostanze che a contatto con tessuti vivi possono esercitare su di essi un’azione distruttiva.
  • H9 Infettivo: sostanze contenenti microrganismi vitali o loro tossine, conosciute o ritenute cause di malattie nell’uomo o in altri organismi viventi.
  • H10 Tossico per la riproduzione: sostanze che per inalazione, ingestione o penetrazione cutanea possono produrre malformazioni congenite non ereditarie.
  • H11 Mutageno: sostanze che per inalazione, ingestione o penetrazione cutanea possono produrre difetti genetici ereditari.
  • H12 Rifiuti che a contatto con l’acqua, l’aria o un acido sprigionano un gas estremamente tossico.
  • H13 Sensibilizzanti: sostanze che per inalazione o penetrazione cutanea possono provocare una reazione di ipersensibilizzazione per cui una successiva esposizione alla sostanza può condurre alla morte.
  • H14 Ecotossico: sostanze che presentano rischi immediati o differiti per uno o più comparti ambientali.
  • H15 Rifiuti che dopo essere stati eliminati possono comunque dare origine in qualche modo ad un’altra sostanza nociva che presenta una delle caratteristiche sopra elencate.

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